Il problema delle infezioni in ospedale, e in particolare in sala operatoria è di primo piano per la corretta gestione dell'attività di reparto. Molte sono purtroppo le resistenze sviluppate da molti batteri che li rendono pertanto attivi e resistenti a molti antibiotici. Cio’ crea un aumento considerevole delle infezioni “ospedaliere”che risutano pertanto piu’ temibili di quelle esterne, proprio perché causate da betteri “resistenti”.
L'interessante idea è nata dal metodo di conservazione dell’acqua che utilizzavano gli egizi: essi infatti usavano mettere monete d’argento nelle anfore contenenti acqua e cio’ permetteva una sua corretta conservazione. Gli ioni d'argento infatti hannocapacità antimicrobiche note da tempo, sono del tutto naturali e non tossici.
I pannelli che rivestono le nuove sale operatorie “anti-microbi” sono costituiti da pannelli che includono argento-zeolite: le pareti di alluminio con inclusione di ioni di argento è che sono assolutamente prive di tossicità. Gli ioni d'argento, con il supporto di molecole vettori, vengono scambiati in presenza di umidità con altri ioni presenti nell'umidità stessa, e una volta rilasciati bombardano e uccidono i microbi dall'interno.
Questa metodica potra’ essere utilizzata non solo per le sale operatorie, ma anche per le camere sterili dove è necessaria l’assoluta assenza di germi contaminanti nell’aria. Cio’ permetterà a lungo termine una riduzione delle infezioni ospedaliere e quindi anche un notevole risparmio per la spesa sanitaria pubblica.
Fonte: La Voce
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