28 apr 2010

Il make up dell'Antico Egitto a Londra

Una modella ammira il suo trucco in uno specchio egizio datato tra il  650 AC e il  1AC, al  Science Museum Londra(AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

 E'facile immaginare come Marco Antonio non potesse resistere al fascino dello sguardo della regina Cleopatra. Almeno così verrebbe da dire rimanendo ipnotizzati dalla modella Flip Driver che ha posato per i fotografi mentre le veniva applicato il makeup e il trucco attorno agli occhi con gli strumenti di bellezza in uso nell'antico Egitto.



La particolare iniziativa si è tenuta in un luogo storico per la conoscenza: il Museo di Scienze di Londra che per un giorno ha indossato i panni di "centro di bellezza storica".
 
Fonte : La Stampa






20 apr 2010

Agora, il film ambientato ad Alessandria d'Egitto


Sta per uscire in Italia il nuovo lavoro del talentuoso Amenabar, ambientato ad Alessandria d'Egitto. Per ingannare l'attesa, ecco il trailer.
Il film è ambientato ad Alessandria d’Egitto, nel 4° secolo d.c., e narra la storia di Hypatia, astronoma e filosofa, di religione pagana, autrice dell’invenzione del planisfero e dell’astrolabio, che cerca di scoprire il segreto per conservare tutti i saperi della sua civiltà. Nel mentre, lo schiavo Davus, da sempre innamorato di lei, deve scegliere se rimanere accanto alla sua padrona o convertirsi al Cristianesimo e in questo modo riacquistare la libertà. La donna, nei secoli, è diventata una sorta di leggenda, e anche un simbolo della libertà di pensiero contro le ingerenze della Chiesa.

A interpretare la filosofa nell’antico Egitto sarà Rachel Weisz, recente vincitrice del premio Oscar. Per Amenabar un tuffo nel passato, e un lavoro sicuramente diverso dal solito per lui, dopo i primi lavori ambientati nella contemporaneità, partendo dal brillante e convincente esordio Tesis, per poi passare all’interessante thriller Apri gli occhi, all’ottimo horror The Others con una Nicole Kidman all’apice della sua carriera, e infine conquistare Hollywood con il doloroso Mare Dentro (che regalò l’Oscar a Javier Bardem, l’uomo con lo sguardo di ghiaccio).

Fonte: Cinema fanpage

9 apr 2010

Sandali ortopedici per il re Tut

Il Re Tutankhamon potrebbe avere indossato una sorta di calzatura ortopedica appositamente progettata per far fronte al suo piede equino, secondo quanto  ha suggerito un'indagine sulle calzature del giovane faraone .

Anche se la mummia è stato passata ai raggi X più volte negli ultimi anni , è stato solo di recente, nel corso di una importante indagine genetica sulla sua  famiglia  , che i ricercatori hanno scoperto una serie di malformazioni nei  piedi del  faraone.

A parte un disturbo osseo del piede noto come malattia di Kohler, il re Tut avrebbe potuto avere i piedi gravemente deformati, che lo costringevano a camminare zoppicando e a dover far uso di un bastone. Il secondo dito del piede destro mancava dell’osso medio, quindi era  più piccolo, mentre il piede sinistro (il piede equino appunto) ruotava internamente con la caviglia.
La condizione del piede avrebbe potuto  richiedere scarpe su misura con una cinghia stretta ,al fine di evitare di trascinarli sul pavimento.
Tre paia di scarpe, trovate nella tomba di Tutankamon ,hanno cinghie orizzontali appena sotto le dita dei piedi. Una delle coppie dispone anche di pannelli semi-circolari ai lati della calzatura.

"Queste caratteristiche non sono state rinvenute in nessun'altro tipo di calzatura , sandali o scarpe che fossero",secondo quanto dice  Andre Veldmeijer autore della ricerca pubblicata nel libro “Tutankhamun’s Footwear: Studies of Ancient Egyptian Footwear”.
Più di 80 pezzi di calzature di varie dimensioni sono stati sepolte con il giovane faraone.  Alcune sono molto deteriorate .Altre, invece, sono sopravvissute in condizioni decenti.

"Ci sono scarpe molto colorate e lucide. Alcune sono davvero uniche nel  combinare forme, materiali speciali e nuove tecniche di produzione", ha detto Veldmeijer.
  Veldmeijer ritiene che probabilmente  le scarpe più elaborate, con intarsi di pietre preziose e lamine d'oro, non abbiano mai toccato il suolo.
  " Tut potrebbe essere stato portato in giro mentre li indossava." 
  Al contrario, i sandali apparentemente cuciti in modo semplice, fatti di foglie di palma, erba e papiro, sono stati più importanti. “Erano una status symbol, usato solo da quelle élite che erano premiate dal re e dai reali. Questi sandali erano così importanti che vennero persino copiati usando l’oro”, dice Veldmeijer. ( by Rossella Lorenzi)


3 apr 2010

La piramide di Userkare

La piramide mancante di un oscuro faraone che governò l'Egitto circa 4.300 anni fa, potrebbe risiedere nel punto di intersezione di una serie di linee invisibili nel  Sud di Saqqara, secondo una  nuova ricerca astronomica e topografica.
  • Il secondo faraone della sesta dinastia,Userkare, il cui nome compare nella famosa lista di Abydo, sparì dalla storia, pochi anni dopo l'ascesa al trono di Pepi I e di lui non si scoprì mai la tomba.

 Collegando i complessi funerari eretti dal re della  6 °dinastia  tra il 2.322 aC e il 2.151 aC, queste linee avrebbe delineato lo spazio sacro della zona di Saqqara, in base ad una serie di criteri quali la discendenza dinastica, la religione e l'allineamento astronomico.
“Parliamo di allineamenti diagonali e meridiani, con piramidi innalzate alle loro intersezioni. L’unico pezzo mancante in questa specie di griglia è la piramide di Userkare”, dice Magli., docente di archeoastronomia al Politecnico di Milano .  La sua ricerca apparirà nel prossimo numero della rivista Archeologia del Mediterraneo e Archeometria.

Conosciuto solo dagli elenchi dei  re, Userkare è stato il secondo faraone della 6 °dinastia  e ha governato per breve tempo tra Teti e il figlio di Teti , Pepi I. Egli prese il potere dopo che  Teti fu assassinato, forse in una congiura che aveva mosso egli stesso.
Poco si sa di questo faraone ombra.

"Quando  Pepi prese il controllo  pochi anni dopo, Userkare scomparve dalla storia. Trovare la sua tomba potrebbe aiutare a capire quegli anni oscuri. Le pareti della sua sepoltura potrebbe anche contenere copia intatta dei Testi delle Piramidi",  ha affermato Magli, riferendosi ai più antichi testi religiosi nel mondo che sono state incisi sulle pareti e sui sarcofagi delle piramidi a Saqqara durante la quinta e la sesta dinastia dell'Antico Regno.
By Rossella Lorenzi

Where Will the Pyramid of Userkare be Discovered?