31 gen 2008

Black Pharaohs

Il National Geographic dedica 5 pagine ai Faraoni Nubiani , con un articolo completamente gratuito, pubblicato sulla rivista di febbraio ma liberamente consultabile on line in inglese.(Il tutto è corredato, naturalmente da bellissime immagini!)
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Fonte Osirisnet

30 gen 2008

Città preistorica sulle sponde del lago Qaroun

Una citta' risalente al periodo neolitico e' stata trovata da una squadra di archeologi statunitensi nella regione egiziana di Karanis, nei pressi dell'oasi del Fayyoum, pochi chilometri a sud del Cairo. La scoperta e' stata annunciata dalla televisione di stato egiziana Nile tv. A rivelare l'esistenza del sito e' stata un'indagine elettromagnetica: muri e strade sono ancora sotto la sabbia. Secondo il direttore del Consiglio supremo egiziano per le antichita', Zaki Hawass, nel sottosuolo ci sono "mura di abitazioni costruite in terracotta e grandi quantita' di ceramiche, nonche' resti di silo probabilmente usato per conservare il grano".
Fonte : La Repubblica

Ecco la notizia in eng:

Ruins of 7,000-year-old city found in Egypt oasis
Source: ABC (Australia) ^ | January 30, 2008 - 9:47AM | U/A

A team of US archaeologists has discovered the ruins of a city dating back to the period of the first farmers 7,000 years ago in Egypt's Fayyum oasis, the supreme council of antiquities said.

"An electro-magnetic survey revealed the existence in the Karanis region of a network of walls and roads similar to those constructed during the Greco-Roman period," the council's chief Zahi Hawwas said.

The remnants of the city are "still buried beneath the sand and the details of this discovery will be revealed in due course," Mr Hawwas said.

"The artefacts consist of the remains of walls and houses in terracotta or dressed limestone as well as a large quantity of pottery and the foundations of ovens and grain stores," he added.

The remains date back to the Neolithic period between 5,200 and 4,500 BC.

The local director of antiquities, Ahmed Abdel Alim, said the site was just seven kilometres from Fayyum lake and would probably have lain at the water's edge at the time it was inhabited.

29 gen 2008

Ritrovata ad Abusir la tomba intatta di un funzionario dell'Antico Regno

La scoperta è stata effettuata durante i lavori della missione ceca ad Abusir, diretta da Miroslav Barta. L'eccezionalità del rinvenimento consiste nell'appartenenza del personaggio ad una classe sociale medio-alta; i costumi funerari rivelano infatti una sepoltura più accurata di quelle delle classi più basse ma lontana dagli sfarzi delle tombe reali.
Redazione Archaeogate, 21-01-2008

Fonte:National Geographic News

23 gen 2008

4,500-year-old tomb sheds light on burial customs of ancient Egypt's middle class


Archaeologists have unsealed the burial chamber of a 4,500 year old tomb of an Egyptian official, thus providing a rare insight into the burial customs prevalent among the middle class in ancient Egypt.

According to a report in National Geographic News, the tomb, belonging to a fifth dynasty priest and politician named Neferinpu, was discovered in 2006 at Abusir - the ancient cemetery of the fifth and 26th dynasties, located near modern-day Cairo.

"He was rich, but he wasn't the uppermost kind of rich. He wasn't like a top priest," said Salima Ikram, a professor of Egyptology at the American University in Cairo, referring to Neferinpu...

Fonte: Dailyindia.com

Mostra Tut: prossima tappa a Vienna

The exhibition Tutankhamun and the Golden Age of Pharaohs is currently at the O2 in London, U.K. but will move in March to Vienna’s Ethnology Museum in Austria.

The golden sarcophagus of Egyptian pharaoh Tut-Ank-Amen will be on display in an exhibit of 150 items from the tombs of ancient Egypt’s rulers at Vienna’s Ethnology Museum beginning on March 9. British archaeologist Howard Carter discovered the sarcophagus in Luxor’s Valley of the Kings in 1922 after it had lain undisturbed for some 3,300 years. Kunsthistorisches Museum Director Wilfried Seipl said that the ruler had died of natural causes at the age of 20. Egyptian Tourism Minister Zoheir Garranah will visit Vienna shortly before the exhibit opens.

TUTANKHAMUN

and the World of the Pharaohs
An exhibition organized by the Kunsthistorisches Museum
in collaboration with the National Geographic Society
March 9 till September 28, 2008

Ethnological Museum/New Hofburg Palace
1010 Vienna, Heldenplatz

21 gen 2008

Mummia scoperta nel Fayoum

Lavorando agli scavi del cimitero del monastero di Fayoum (una località egiziana a circa 60 km dal cairo) un gruppo di archeologi ha riportato alla luce una splendida mummia dell'era greco-romana.

Fonte : la repubblica


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8 gen 2008

Il 2007 è stato un ottimo anno per l'egittologia



Hatshepsow
In primo piano, oltre alla assai pubblicizzata autopsia di Tutankhamen, l'identificazione della mummia della regina Hatsheput, avvenuta grazie a un frammento di un dente; ma l'elenco è assai più lungo. Una spedizione belga ha scoperto infatti a Qurta delle pitture rupestri di epoca predinastica; a Deir el Barsha è stata trovata una camera funeraria intatta di un cortigiano del Secondo Periodo Intermedio: nel corredo del defunto, delle statuette estremamente rare. Inoltre, sono state portate alla luce le rovine della fortezza di Tharo, che difendeva l'ingresso al delta del Nilo, mentre per quel che concerne i restauri, il più importante è quello della piramide di Zoser, a Saqqara.


Zahi Hawass
Il capitolo delle controversie museali è dominato dal rifiuto del British Museum di cedere in prestito la Stele di Rosetta per una mostra al Cairo; silenzio invece su un altro rifiuto - tedesco - di restituire il busto della regina Nefertiti. Il responsabile del Consiglio Supremo dell Antichità (Csa) egiziane, Zahi Hawass (che con le sue campagne di marketing è il protagonista del boom recente dell'egittologia nel mondo) ha minacciato di mettere il veto alle missioni archeologiche tedesche in Egitto. Berlino ha risposto proponendo uno scambio: 90 (novanta) mummie in cambio della scultura; un'offerta respinta da Hawass sulla base del fatto che non si tratta neanche di mummie appartenenti a famiglie reali (la morte rende tutti uguali, la mummificazione evidentemente no).

Per il 2008, il Csa ha intenzione di insistere su alcune polemiche proposte quali l'ergastolo per chi danneggi il patrimonio archeologico o anche semplicemente si provi a scalare una piramide, e la creazione di un copyright sulle immagini dei monumenti: sperando che il nuovo anno porti con sé altre scoperte.

Roma, 4 gen. (Apcom) - Fonte: Aton - ra

3 gen 2008

Pane e Pizza: le origini

Ebbene si...anche gli egiziani preparavano e mangiavano la pizza!!!
La pizza, infatti, ha circa 6000 anni di storia e fonda le sue origini nella preparazione di focacce, schiacciate e ciambelle. Gli Egizi impastavano farina di vari cereali, acqua con l’aggiunta di erbe aromatiche e a volte condimenti quali il miele, i datteri ed i fichi per ottenere così anche dei dolci. I cereali furono introdotti in Egitto in età neolitica dall’Asia occidentale, forse dalla Palestina, e dalle raffigurazioni parietali oltre che dalle iscrizioni sappiamo che gli Egizi conoscevano molte varietà di frumento e di orzo, e almeno tre varietà di grano: il frumento (triticum durum), il grano (triticum turgidum) ed il farro (triticum dicoccum). Assieme all’orzo comune usavano anche l’orzo a sei infiorescenze (hordeum hexastichon), l’avena trigosa, la farina di farro e di orzo, oltre a quella di grano che Erodoto chiama sorgho.
Gli Egizi, inoltre, sapevano fare almeno 40 tipi di pane e altrettanti termini sono stati individuati per indicarli. Una delle principali offerte funerarie era appunto il pane (in geroglifico detto hetep), che veniva rappresentato sopra una lastra di pietra; anche il verbo “dare” veniva scritto in geroglifico con un pane a forma conica posto sul palmo di una mano aperta.
Ben presto nel mondo antico venne scoperto il principio della lievitazione, anche se ci fu chi, come gli Ebrei, considerava impura la pasta lievitata per motivi religiosi; poi si passò dalle pietre roventi al primo forno che era in argilla e a forma di cono. Per fare la “pita” gli Egizi trituravano il grano in un grande mortaio, lo macinavano per ottenere la farina, facevano poi un impasto con acqua, farina e pasta fermentata, lo lavoravano con le mani dandogli la forma, lo lasciavano riposare ed infine lo cuocevano. Il passaggio dal pane alla pizza era fatto! Cosa alquanto curiosa, nel tempo in cui la “pita” costituiva l’elemento base dell’alimentazione egizia, la birra era la bevanda più diffusa in Egitto. Dovunque c’è stata la coltivazione dei cereali si è avuta anche la produzione della birra, ma non sappiamo se la prima birra sia nata in Mesopotamia o forse in Egitto, visto che non ci sono prove della priorità dell'una sull'altra, ma di certo esiste sin dal 4500 a.C.

Fonte Nefthi
L'alimentazione nell'Antico Egitto (Ministero per i Beni e le Attività Culturali)