28 feb 2010

Scoperta testa del nonno di Tut

Archeologi egiziani hanno portato alla luce la testa di una statua gigante del faraone che il test del DNA, la scorsa settimana ,ha rivelato essere stato il nonno di Tutankhamun.


Secondo quanto dichiarato in un comunicato dal Ministero della Cultura egiziano, la testa di granito rosso del re Amenhotep III, parte di un più estesa statua ,antica 3.000 anni, è stato scoperto presso il sito del tempio funerario del faraone, a Luxor. "

La testa risulta intatta e misura 2,5 metri (8,2 piedi) di altezza," "E 'un capolavoro di alta qualità artistica e mostra un ritratto del re, dai tratti raffinati e pieni di giovinezza", ha detto Hawass, aggiungendo che ci sono ancora tracce di vernice rossa sulla superficie. Il manufatto è parte di una grande statua del re rappresentato in posizione eretta, con le mani incrociate sul petto mentre stringe le insegne regali, ha detto Hourig Sourouzian che ha guidato il team di archeologi che hanno fatto la scoperta.

 Negli ultimi anni, una grande quantità di pezzi di statua in granito rosso sono stati scoperti vicino il tempio funerario di Amenhotep III a Kom al-Hitan sulla riva ovest di Luxor. Amenhotep III governò l'Egitto tra il 1390 e 1352 aC.


Fonte : France 24 

18 feb 2010

L'albero genealogico di Tut

Il primo studio del DNA mai condotto su antiche mummie reali egizie, apparentemente, ha risolto molti misteri su Tutankhamon, tra cui come morì, chi fossero i genitori, e altro ancora.
Oltre alla sua sono state esaminate 15 mummie, di cui 10 sospettate di essere suoi vicini parenti.

I risultati sulla linea di sangue:

Akhenaton era il padre di Tutankhamon
Identificando le sequenze genetiche comuni nel cromosoma Y (quello passato di padre in figlio), i ricercatori hanno determinato che la mummia finora conosciuta come KV55 è il “faraone eretico” Akhenaton, e che questi era il padre di Tutankhamon.
Vengono dunque scartate le ipotesi Smenkhkhara e Amenhotep III.

Amenhotep III era il nonno di Tutankhamon
La sua mummia era conosciuta come la KV35.

I due feti nati morti e sepolti con Tutankhamon sarebbero stati proprio le figlie di questi
Vennero procreate con la regina Ankhesenamon, la cui mummia potrebbe anch’essa essere stata finalmente identificata.
La regina Tiye è la moglie di Amenhotep III nonché la nonna di Tutankhamon
La sua mummia era precedentemente conosciuta come Elder Lady (KV35EL).

L’dentità della madre di Tutankhamon è ancora un mistero. Probabilmente non era Nefertiti
La mummia della madre di Tutankhamon viene chiamata Younger Lady (KV35YL). Stando alle analisi del DNA, era figlia di Amenhotep III e di Tiye, e di conseguenza era sia sorella che moglie del suo marito Akhenaton.
La sua identità rimane comunque un mistero. Secondo alcuni egittologi era Nefertiti, ma le nuove scoperte sembrano contraddire quest’idea: nei resoconti storici Nefertiti non era imparentata con Akhenaton; la madre di Tutankhamon invece sì.
Questa era forse una moglie ’secondaria’ (Hawass crede che sia Kiya) oppure una concubina di Akhenaton (il che non sarebbe certo una cosa strana).

Akhenaton non era androgino (né tanto meno ermafrodito)
Un’altra congettura è quella per cui Akhenaton aveva una malattia genetica che gli fece sviluppare le caratteristiche femminili presenti nelle sue statue (fianchi larghi, pancione, ginecomastia).

La qualità generalmente buona del DNA di tutte queste mummie reali ha sorpreso molti ricercatori. Il team sospetta che il metodo di imbalsamazione usato per preservare il corpo abbia involontariamente protetto anche il DNA.
Gli scienziati sono stati in grado di creare un albero genealogico di 5 generazioni:

 (Discovery)


16 feb 2010

Risultati Dna: Tut morì di malaria

(AGI) - Washington, 16 feb. - Tutankamon aveva un piede deforme, camminava con un bastone e aveva fattezze decisamente femminili. A consegnare alla storia il nuovo identikit del celebre faraone egiziano e' stato l'atteso test del Dna condotto da ricercatori italiani, tedeschi ed egiziani, su 11 mummie, inclusa quella del sovrano bambino che mori' a 19 anni per una frattura ossea che indeboli' il suo sistema immunitario facendogli contrarre la malaria. L'esame del genome di Tutankamon, che ha regnato dal 1341 al 1323 avanti Cristo, ha anche finalmente definito la sua linea ereditaria: Akhenaton, il faraone che trasformo' radicalmente la religione dell'antico Egitto e che governo' dal 1351 al 1334 avanti Cristo, era suo padre e sua sorella era la madre. Inoltre i due feti ritrovati nella tomba del faraone sarebbero veramente suoi figli: due bimbe morte subito dopo la nascita. La tomba di Tutankamon fu riaperta nel 1992 e vennero ritrovate le mummie dei due feti la cui identita' era rimasta fino a ora un mistero. Le autorita' egiziane hanno successivamente autorizzato Zahi Hawass, direttore del Consiglio supremo delle Antiochita' del Cairo a portare avanti le sue ricerche e a scannerizzare e sottoporre all'esame del Dna la mummia del faraone trasferita appositamente al Museo del Cairo per le analisi. Gli esami, il cui risultato e' stato pubblicato sul Journal dell'American Medical Association, svelano anche il vero mistero della morte di Tutankamon riferita da sempre o a una caduta dal carro o dal cavallo, a un omicidio oppure a una setticemia. Il test evidenzia che invece la morte e' stata provocata da un'infezione da 'plasmodium falciparum', il parassita che causa la malaria. Altro 'giallo' svelato quello della madre che si credeva essere fino a ora Nefertiti. Quest'ultima, la cui mummia non e' mai stata identificata, regno' a fianco di Akhenaton ed ebbe sei figlie.

Fonte: AGI news

La scoperta, che promette di scrivere un nuovo capitolo della storia dell'antico Egitto, e' gia' diventata la protagonista di un documentario.
''Tutankhamon, tutta la verita''' e' il titolo dello speciale di quattro ore (regia e produzione di Brando Qulici) che Sky prevede di trasmettere in maggio in esclusiva per l'Italia, su Discovery Channel.(ANSA).

Il foro in testa causato dalla mummificazione. Aveva il volto deturpato e tante malattie. Camminava con il bastone ( Il Messaggero)

Ancestry and Pathology in King Tutankhamun's Family ( JAMA)

Svelato il mistero di Tutankamon? Per Hawass morì a causa della malaria (Il Turista.info)

Q & A: Egypt's Zahi Hawass on King Tut findings (USA Today)

10 feb 2010

Luxor : museo all’aria aperta

 Il progetto coinvolge la restaurazione di un viale di 2.7 km che collega Luxor e la vicina Karnak.
Il cosiddetto “Viale delle Sfingi” venne costruito dal faraone della 3′ dinastia Nectanebo I (380-362 B.C.), il quale rimpiazzò un precedente percorso della 18′ dinastia (1550-1292 B.C.).
Durante la prima parte degli scavi (circa 1/3 del viale), gli archeologi hanno portato alla luce 650 sfingi delle 1350 originali, e numerosi rilievi: uno porta il cartiglio di Cleopatra.

The Avenue of Sphinxes in front of Luxor Temple. (Photo: Jennifer Willoughby)

Fonte:  Il fatto storico 

Luxor's 'Sphinx Avenue' to Be Restored : Discovery News

Video 

4 feb 2010

Le "reliquie" di Giovanna d'Arco sono dei falsi.

Come hanno fatto le ossa di due antiche mummie egizie - una umana, l'altra felina - a finire in un flacone che si pensava contenesse i resti di Giovanna d'Arco? Le sacre "reliquie di Giovanna d'Arco" sembrano essere niente di più che le ossa di un uomo e un gatto risalenti all'antico Egitto.Le cosiddette "reliquie di Giovanna d'Arco", supervisionate dall'arcivescovo di Tours a Chinon, in Francia, non contengono i resti carbonizzati della santa cattolica.
Piuttosto, i manufatti consistono in un osso di gatto mummificato e della gamba e costola dell'uomo, risalenti al VI e al III secolo a.C., secondo un nuovo studio.
Le "reliquie", che hanno ingannato gli spettatori per decenni, somigliano a ossa bruciate, in linea con i racconti della morte di Giovanna d'Arco (ca. 1412-1431), che fu condannata per eresia e arsa sul rogo.
Esaminatori medici, patologi, genetisti, biochimici, un radiologo, zoologo e archeologo tutti hanno partecipato allo studio ampio, che è stato accettato per la pubblicazione nella rivista Forensic Science International.
Il flacone contenente le ossa apparve presso una farmacia nel 1867. Recava l'etichetta: "Resti trovati sotto il rogo di Giovanna d'Arco, fanciulla d'Orleans".
Tecniche diverse, compresa l'analisi del DNA, varie forme di microscopia, analisi chimiche e la datazione al carbonio, sono stati utilizzati per esaminare il contenuto della bottiglia.
Alcuni anni fa, Philippe Charlier, uno scienziato forense all'Ospedale Raymond Poincaré di Garches, Francia, e il suo gruppo accertarono che la bottiglia conteneva un frammento lungo circa 4 pollici di una costola d'uomo coperto con un rivestimento nero. C'era anche parte di un femore di gatto coperto con lo stesso rivestimento, tre frammenti di "carbone" e "un brandello brunastro tessile" circa della stessa lunghezza della costola.
Charlier ha detto che alcuni storici quindi hanno ipotizzato che un gatto, forse, che simboleggia il diavolo, fosse stato gettato sul rogo di Giovanna d'Arco.
La datazione al carbonio, però, ha scoperto che gli oggetti erano precedenti alla vita dell'eroina francese, di molti secoli.
I resti "tessili" è probabile che appartenessero alla confezione di una mummia, dal momento che "la composizione chimica dei rivestimenti è paragonabile a quella dei prodotti di imbalsamazione, come quelli utilizzate dagli Egiziani antichi, " i ricercatori hanno concluso.
Il rivestimento scuro conteneva una miscela di bitume, resine, legno, gesso e altri prodotti chimici. Pollini di pino sono stati anche identificati, probabilmente di resina di pino, comunemente utilizzata durante l'imbalsamazione egizia.
I ricercatori ritengono che i resti siano stati archiviati come "mummia", che siano parti di mummie egiziane utilizzate in prodotti farmaceutici medievali. La medicina medievale, per esempio, può richiedere un impacco fatto di un po' di mummia e il succo di una pianta (Bursa pastoris) per fermare sangue dal naso.

1 feb 2010

Tutankhamen: i test sul Dna rivelati a febbraio

Il Cairo, 31 gen. (Ap) - I risultati degli esami del Dna effettuati sulla mummia del faraone Tutankhamen per svelare il mistero delle sue origini saranno resi noti il 17 febbraio: lo ha annunciato oggi il Consiglio supremo delle antichità egiziane. Il segretario generale della istituzione egiziana, Zahi Hawass, darà una conferenza stampa per rivelare se il faraone Amenhotep III sia effettivamente il nonno di Tutankhamen. La genealogia di Tutankhamen, faraone morto prima dei 20 anni, resta un mistero per gli archeologi anche se diverse ipotesi sono state formulate sull'argomento. Una di queste vorrebbe che Tutankhamen fosse figlio di Akhenaton e della regina Nefertiti. Questi test effettuati su Tutankhamen fanno parte di un vasto programma che punta a stabilire, attraverso il Dna, l'identità e il lignaggio di centinaia di mummie. Nel comunicato odierno, il Consiglio supremo delle antichità egiziane precisa inoltre che un robot sarà introdotto nella grande piramide di Cheope per tentare di penetrare il mistero dei suoi passaggi segreti.

Fonte: Ap com