20 nov 2008

A lezione di medicina

A corollario della mostra in corso a Casale Monferrato “ur sunu grandi dottori dell’antico egitto”, presso il Palazzo Sannazzaro, la curatrice dr. Sabina Malgora ha organizzato un ciclo di conferenze per approfondire i temi trattati in mostra. Ogni giovedì sera dalle ore 21.00( ecco il programma in PDF) si avvicenderanno esperti noti ed egittologi in formazione per illustrarci le pratiche mediche, i rituali sacri, le procedure di mummificazione e per soddisfare le nostre curiosità riguardo una cultura così antica, ma ugualmente attuale ad esempio nei suggerimenti sanitari proposti.
Tra i papiri medici più importanti che sono giunti sino a noi si annoverano il Papiro di Ebers ed il Papiro di Smith. Il papiro di Ebers (1550 a.C.) è stato acquistato a Luxor da Edwin Smith nel 1862 e rivenduto nel 1872 all’egittologo George Ebers; è il papiro medico più lungo (103 pg, 20 m), con citazioni risalenti al 3000 a.C., attualmente conservato –integro e completo – presso l’Università di Lipsia. Vi sono descritti vari casi di malattie dermatologiche, oftalmiche e ortopediche, si ritrova un trattato di cardiologia. Inoltre contiene elementi legati alla preghiera e alla superstizione: magici incantesimi progettati per proteggersi dagli eventi soprannaturali.
Il papiro di Smith, anche detto papiro chirurgico, descrive 48 casi di traumi di vario tipo con notevole accuratezza scientifica (copia del 1550 a.C. di un papiro del 2300 a.C.), attualmente conservato integro presso l’Academy of Medecine di New York. Fu messo in vandita da Mustafà Agha nel 1862 e d acquistato da Adam Smith, un americano residente al Cairo. Al momento della sua morte nel 1906 le figlia ha donato il papiro alla New York Historical Society.
I papiri medici forniscono notizie sparse sulle cure igieniche; si consiglia di lavarsi il corpo, viso denti e bocca soprattutto al mattino, la mani prima e dopo i pasti. E’ bene indossare un panno triangolare stretto alle anche per proteggere i genitali dalla polvere, sostenersi con una nutrizione completa e razionale, assicurarsi un buon riposo notturno utilizzando un letto dotato di rete elastica, materasso vegetale e coperte di lino. Non è lecito eccedere negli alcolici, solo in età avanzata è concesso qualche blando afrodisiaco come la lattuga… tanto cara alle “sagge” e longeve tartarughe!
Lo studio della Medicina nell’Antico Egitto si articola anche sull’analisi delle rappresentazioni artistiche delle malattie e dei medici nella Valle del Nilo e sull’esame dei resti umani che il processo di mummificazione ha riconsegnato ai contemporanei come tesoro inesauribile di informazioni.
I consigli medici sono di disarmante attualità, consistono nel raccomandare il riposo, una dieta adatta all’età, alle stagioni e all’attività dei pazienti. Gli ingredienti delle prescrizioni sono soprattutto vegetali (flora egizia), raramente minerali (allume, rame, ossido di ferro, bicarbonato di sodio, zolfo, arsenico, carbone). Si evidenziano rigore e pragmatismo nella pratica della medicina, non si obbedisce a superstizioni o presupposti religiosi; le formule magiche rivolte ad una divinità guaritrice venivano inserite nella cura solo dar maggior fiducia la paziente, il dio Toth, ad esempio, veniva spesso evocato per l’aiuto, mentre i dolori da parto venivano lenti dal dio Amun, foriero di una fresca brezza nordica.
Fonte: Traspi.net.it

12 nov 2008

Trovata nuova piramide nel deserto de Il Cairo

Il tesoro archeologico dell'Egitto si e' arricchito di un nuovo gioiello: si tratta di una piramide, il monumento funerario dove probabilmente erano custodite le spoglie mortali della regina Sesheshet, madre del faraone Teti, in trono fra il 2323 e il 2291 avanti Cristo, fondatore della VI Dinastia con cui si concluse la fase storica chiamata Antico Regno. La piramide, che risale forse all'ultima fase della V Dinastia, e' stata localizzata un paio di mesi fa in pieno deserto, nel complesso della necropoli di Saqqara, una trentina di chilometri a sud del Cairo: era sepolta a una certa profondita' sotto alla sabbia, non lontano dal sito ove sorge la celebre piramide a gradoni di Djoser, forse la piu' antica esistente al mondo. La presentazione della scoperta e' peraltro avvenuta soltanto oggi su iniziativa del grande egittologo Zahi Hawass, segretario generale del Supremo Consiglio per le Antichita' d'Egitto, che nella necropoli cairota lavora dall'88. La nuova piramide, la numero 118 del catalogo egiziano, e' situata non lontano dal complesso funerario di Djoser, e da quella intitolata allo stesso Teti. Priva della sommita', dei 14 metri di altezza originari la forma tronca attualmente ne mantiene appena 5, con un'inclinazione di 51 gradi per 22 metri di lunghezza per lato, le pareti esterne non piu' ricoperte dall'originario rivestimento in calcare, estratto dalle cave della non lontana citta' di Tura. Parte di tale rivestimento e' tuttavia verosimilmente custodito in una cappella funeraria, risalente all'era del Nuovo Regno, individuata nei pressi durante gli scavi. Vi sono stati anche rinvenuti resti di scrittura faraonica, tra cui un papiro medico nel quale si cita proprio Sesheshet: sarebbe una richiesta rivolta dalla sovrana-madre ai sacerdoti a proposito di problemi di capigliatura.
A causa dei saccheggi il segretario generale delle antichita' ritiene che quando, fra due settimane, aprira' la camera funeraria della piramide "non si trovera' nulla di quello che
doveva esserci". Nell'area della scoperta sono state trovate anche statuette funerarie risalenti al 'terzo periodo intermedio' (818-712 avanti Cristo), non lontano da una cappella religiosa del Nuovo Regno (circa il 1550 a.C.); sarcofagi, una statua in legno del dio Anubis, amuleti, un piccolo recipiente a forma di 'cartouche', contenente tracce di una sostanza verde.

Fonte: La Repubblica
Rai news 24

10 nov 2008

Mostre: Pezzi della collezione di Tutankhamon in tournée negli Usa

Per quattro anni, da oggi fino a dicembre 2012, il faraone egiziano più conosciuto al mondo, Tutankhamon, non sarà più in Egitto, ma in giro per gli Stati Uniti, in una mostra intitolata "Il re d'oro ed i grandi faraoni". Ne ha dato l'annuncio il ministro della cultura egiziano, Faruq Hosni, aggiungendo che, non la mummia, ma 149 pezzi della collezione del faraone giovanetto, la più visitata del Museo Egizio del Cairo, saranno esposti in sette diverse città degli Stati Uniti. Una richiesta in questo senso era stata fatta alle autorità egiziane da vari enti americani. Il segretario generale delle antichità, Zahi Hawass, ha precisato che i sette stati sono Georgia, India, Arizona, Colorado, Minnesota, Texas e Washington. L'esordio americano della mostra è previsto il 15 novembre 2008 nel Civic Center di Atlanta.
Visita virtuale della mostra.

Atlanta Civic Center
November 15, 2008 - May 2009

5 nov 2008

Un museo subacqueo ad Alessandria

Una squadra dell'Istituto' di Archeologia subacquea sta svolgendo uno studio per determinare il modo migliore per costruire in Egitto il primo museo sottomarino che conservi i preziosi relitti adagiati sui fondali della costa alessandrina.
La ricerca viene portata avanti sotto la supervisione dell' UNESCO che ha già scelto come design del museo , quello ideato dall' architetto francese Jacques Rougerie.
La struttura sottomarina consisterà di una rete di tunnel in plexiglas, in grado di resistere alla pressione dell'acqua e al vento, in modo che i visitatori possano osservare le antichità direttamente nella loro sede originaria.Tra gli oggetti da esporre al museo ci sono artefatti del periodo faraonico e greco-romano (341 aC-395 dC), così come i resti di navi da guerra, incluse quelle utilizzate da Napoleone Bonaparte.
Qui puoi trovare un'articolo in inglese con il video di presentazione del museo.
Fonte: Prensa Latina