19 nov 2009

Mummie svelano, egizi con malattie cuore di oggi

ROMA - L'arterosclerosi e i problemi cardiovascolari, spesso imputati a stili di vita e alimentazione scorretti, forse non sono solo malattie dei nostri tempi, infatti già nell'antico Egitto si soffriva di cuore, arterosclerosi, colesterolo alto, e altre patologie dei vasi sanguigni legate a infarto e ictus.

Presentata in occasione del meeting della American Heart Association 'Scientific Sessions 2009', la scoperta arriva con l'analisi di 20 mummie datate tra 1981 e 364 AC e conservate al Museo del Cairo. Lo studio è stato condotto da Randall Thompson, del Mid America Heart Institute a Kansas City. Gli scienziati hanno esaminato le mummie con la tomografia a raggi X, e visto che in 13 delle mummie erano presenti tracce di vasi sanguigni e cuore. In sei di queste mummie è stata rinvenuta la presenza di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni, quindi vere e proprie calcificazioni, accumuli di colesterolo e altre sostanze esattamente come si ritrovano oggi nei vasi di individui con aterosclerosi. Il risultato suggerisce che forse le malattie cardiovascolari, per le quali oggi si punta il dito contro gli stili di vita moderni occidentali, erano presenti anche in passato sebbene il cibo spazzatura e la sedentarietà non fossero ancora il costume di quell'epoca.

Fonte: Ansa

I faraoni? Mangiavano male a avevano problemi al cuore

6 nov 2009

L'Egitto reclama Nefertiti

Mentre il vero volto di Nefertiti ha preso forma nella computer grafica di due ricercatori italiani, la sorte del suo ritratto conteso tra Berlino, che lo ospita nel suo Nuovo Museo, e le autorità egiziane rimane incerta. Oggi infatti il segretario generale del Consiglio superiore delle Antichità, Zahi Havass, ha annunciato che la direttrice del museo berlinese è attesa per dicembre al Cairo per negoziare la restituzione del busto della regina, uno dei ritratti di donna più belli dall'antichità ad oggi. Da Luxor, Hawass ha fatto sapere che gli egiziani presenteranno tutti tutti i documenti che possiedono per provare l'uscita illegale dell'opera dal Paese, avvenuta nel 1913, con l'intento di recuperarla. La responsabile tedesca da parte sua, ha aggiunto, farà altrettanto per provare che il trasferimento fu perfettamente lecito. Il tedesco Der Spiegel e il britannico Times avevano pubblicato un documento segreto - conservato negli archivi dell'istituto orientale tedesco - secondo il quale l'archeologo Ludwig Borchardt - che aveva scoperto la statua nel 1912 - aveva ingannato gli egiziani sulla sua natura, per portarla illegalmente in Germania. Hawass ha detto che, una volta accettata l'autenticità del documento, l'Egitto non risparmierà alcuno sforzo per recuperare la statua, che risale a circa 3500 anni fa, e ritrae perfettamente i tratti faraonici della regina dal lungo collo.

Fonte: 005news

5 nov 2009

Ecco il vero volto della regina Nefertiti

Roma, 4 nov. - (Adnkronos) - Dopo mesi di ricerche, due studiosi italiani hanno ricostruito attraverso la computer-grafica il vero volto di Nefertiti, regina egizia vissuta nel XIV secolo a.C. A svelarlo è 'Focus Storia', il mensile Gruner+ Jahr/Mondadori diretto da Marco Casareto, che nel nuovo numero pubblica in esclusiva i risultati del lavoro condotto da due esperti di Antico Egitto: l'etnologo Franco Crevatin dell'Università di Trieste e lo storico della cosmesi e truccatore Stefano Anselmo.
Punto di partenza dello studio, i risultati di una Tac (pubblicati dalla rivista scientifica Radiology) effettuata recentemente sul busto di Nefertiti conservato a Berlino, dai quali era emerso come sotto gli stucchi in realtà si nascondesse un ''secondo volto'' in pietra, simile ma non identico a quello che abbiamo sempre ammirato. E proprio da queste differenze - una leggera sporgenza sul dorso del naso, rughe labiali ai lati della bocca, zigomi meno prominenti e palpebre con incavi meno evidenti - Anselmo ha ricostruito la ''vera'' Nefertiti con l'aiuto della computer-grafica. ''In principio ho lavorato sull'incarnato -spiega a Focus Storia- sostituendo nella tomografia i grigi con una tonalita' biscotto-ambrata, com'era presumibilmente la pelle di Nefertiti. Per ricostruire il volto ho approfondito l'arte della XVIII dinastia, l'epoca di Akhenaton: capolavori che ritraggono personaggi verosimilmente imparentati con la regina. Nei volti, gli artisti privilegiavano le linee curve. Tenendo conto delle imperfezioni svelate dalla Tac ho creato piccoli accenni di cedimenti ai lati delle labbra, simili a rughe labiali, e occhiaie appena segnate''. Per il trucco infine, Anselmo si è ispirato alla tradizione africana.

''Riprodurre il volto di una regina circondata da una simile aura di mistero ha richiesto mesi di lavoro e particolare attenzione - sottolinea Crevatin. Anche perché su di lei sono state avanzate le teorie più disparate: c'è chi crede che il busto di Berlino sia un falso e chi pensa che abbia un solo occhio perché la regina aveva perso l'uso dell'altro''. Ma il lavoro dei due esperti si è spinto oltre, fino a ipotizzare - come viene documentato sul mensile - come sarebbe oggi Nefertiti con un trucco e un'acconciatura moderni.

Fonte:
Adnkronos