29 mag 2011

Satellite scopre 17 nuove piramidi in Egitto

 In genere tecnologia spaziale e archeologia sono due discipline che non hanno un granché in comune, ma in questo caso le cose stanno diversamente: grazie alle fotografie a raggi infrarossi scattate dallo spazio, sono state individuate ben 17 piramidi sconosciute, più di 1000 tombe e 3000 insediamenti dell’antico Egitto.

Il satellite utilizzato, che manda definitamente in pensione Indiana Jones, orbita a 700 Km dalla superficie terrestre ed è in grado di individuare oggetti fino a un metro di diametro. Nel caso specifico è bastato analizzare la densità del terreno, dal momento che gli antichi Egizi utilizzavano il fango per delimitare i perimetri delle costruzioni. In questo modo Sarah Parcok, egittologa americana, ha potuto annunciare al mondo la scoperta, su cui la BBC ha preparato uno speciale. Scavi di prova sono stati condotti nei siti così localizzati, e i reperti sono venuti effettivamente alla luce, con una precisione assoluta rispetto alle foto scattate.
Un plauso alla sinergia delle due branche del sapere, che fanno così nascere l’archeologia spaziale. Chissà che un giorno grazie a questo tipo di tecnologia non si riesca a individuare il continente perduto di Atlantide!
In risposta alla scoperta  sulla base dell'osservazione di rivelamenti satellitari il ministro egiziano delle  Antichità ,Zahi Hawass ha scritto sul suo blog ufficiale che la BBC ha infranto i regolamenti governativi riguardo la segnalazione della scoperta delle 17 piramidi precedentemente sconosciute e di migliaia di tombe rilevate via satellite."In base al regolamento del  Ministero di Stato per le Antichità (MSA) , è vietato a chiunque annunciare una scoperta prima di notificarne e ottenerne l'approvazione da parte del primo ministro", ha scritto.
Fonte  Tiscali