25 ott 2008

Tracce di malaria in mummie egizie

Tracce di DNA del parassita che causa la malaria rinvenute nei tessuti di due mummie egizie risalenti a migliaia di anni prima di Cristo: l’annuncio sensazionale arriva dalla IX Conferenza Internazionale sul DNA antico in corso in questi giorni a Pompei. I ricercatori dell’ospedale Krankenhaus München Bogenhausen di Monaco di Baviera coordinati da Andreas Nerlich hanno annunciato di aver isolato tracce di DNA di Plasmodium falciparum in campioni di tessuto appartenente a mummie tebane. Si tratta della traccia più antica mai ritrovata di malaria. “Ora sappiamo per certo che la malaria era endemica nell’antico Egitto”, spiega Nerlich. “Finora sull’argomento esistevano solo teorie e qualche accenno dello storico greco Erodoto”. Le mummie esaminate appartengono a uomini tra i 20 e i 30 anni, e sono state rinvenute in necropoli molto affollate, il che rende l’idea di quale flagello rappresentavano le malattie infettive per la popolazione di millenni fa. Anche oggi però la malaria uccide milioni di persone, concentrate per la maggior parte nei Paesi in via di sviluppo.

david frati

Fonte: Lorenzi R. Discovery News ABC Science 23/10/2008.( Yahoo)

13 ott 2008

Da Tokio la mostra itinerante 'L'antico Egitto a Torino'

Tokyo - Un imponete tour di un anno presenterà, nelle cinque principali città del Giappone, ben 150 reperti del Museo Egizio di Torino. Questo il progetto della mostra itinerante dal titolo “L’Antico Egitto a Torino”, in programma a partire dall’agosto 2009, promosso dalla prestigiosa istituzione museale torinese in collaborazione con The Asahi Shimbun, principale quotidiano giapponese; Toei Company Ltd, casa di produzione cinematografica leader nel Paese; e Fuji Television, il più importante network televisivo del Sol Levante. Un concorso di forze imponenti che vede, tra gli altri, la partecipazione del ministero degli Affari Esteri giapponese e dell’Agenzia per gli Affari Culturali dell’Ambasciata Italiana in Giappone, dando vita a una mostra itinerante che toccherà Tokyo (1 agosto-4 ottobre 2009), Sendai (24 ottobre-23 dicembre 2009), Fukuoka (5 gennaio-7 marzo 2010), Kobe (20 marzo-30 maggio 2010) e Shizuoka (12 giugno-22 agosto 2010).

Cifra distintiva dell’esposizione è il suo “duplice soggetto”. I visitatori potranno, infatti, scoprire sia il fascino dell’arte e della cultura dell’Antico Egitto, sia le particolarità di un museo unico come quello Egizio di Torino, che a ragione si distingue da altre collezioni d’arte egizia presenti in Europa come quelle del Louvre e del British Museum. Un progetto espositivo articolato che non si limiterà a presentare al pubblico del Sol Levante il fascino di numerosi oggetti d’arte dell’Antico Egitto, ma che andrà ad indagare il legame singolare che unisce il capoluogo piemontese con la collezione ospitata dal Museo Egizio. A rendere con efficacia questo proficuo rapporto che lega Torino all’affermato Museo sarà, nell’ambito della mostra curata da Jiro Kondo, una carrellata di immagini e pannelli espositivi attraverso i quali il pubblico potrà ripercorrere le vicende che hanno caratterizzato la nascita e l’affermazione della struttura.

Un suggestivo excursus temporale che ricostruirà il passato, il presente e il futuro del Museo Egizio, riportando idealmente il pubblico dal lontano Oriente nella città di Torino. La mostra itinerante “L’Antico Egitto a Torino” sarà uno degli eventi più attesi nell’ambito delle manifestazioni previste per “Italia-Giappone 2009”, l’anno di eventi e scambi culturali indetto per avvicinare due Paesi geograficamente molto distanti, ma entrambi portatori di tradizioni e storia antiche. Un’occasione preziosa, inoltre, per promuovere in Oriente l’immagine di un’istituzione museale italiana di successo come il Museo Egizio di Torino.

Fonte: AdnKronos

3 ott 2008

IL CAIRO: Gli archeologi hanno trovato il busto del faraone Ramses II in prossimità del Delta del Nilo, portando gli esperti a pensare di essere vicini alla scoperta di un tempio appartenente al faraone. Il busto di granito rosso, che faceva parte di una statua colossale del re, è stato trovato durante gli scavi di routine nella zona di Tell Basta, a 80 chilometri a nord del Cairo nel Delta del Nilo. "La testa è alta 76 centimetri", ha osservato Capo antichità Zahi Hawass. "Il naso è rotto, e la falsa barba che una volta era attaccata al mento del faraone è mancante."
Fonte: Dailystar