11 mar 2009

La TAC sulla Mummia : sorpresa, nel sarcofago c'è un impostore ?

Si sta facendo sempre più appassionante il "giallo" della mummia egiziana che ieri è stata sottoposta ad una tac per identificarne il contenuto.

Con ogni probabilita' la mummia contenuta nel sarcofago del sacerdote Ankhpahered infatti, non e' il religioso, anche se resta tutto da stabilire chi possa essere.

A svelare la presenza dell'impostore e' stata una moderna Tac fatta sulla mummia, che arriva dal museo archeologico e paleontologico di Asti, all'ospedale Fatebenefratelli di Milano con una tecnica spirale e un apparecchio a 16 strati.

Le 2.950 immagini prodotte sono servite per una ricostruzione in 3D che ha rivelato una serie di sorprese. Non solo, infatti, le bende della mummia non riportano il nome del defunto e mancano completamente gli amuleti che avrebbero dovuto accompagnare il suo viaggio nell'aldila', ma il suo scheletro, pur integro, e' parzialmente scomposto e il fulcro e' formato non tanto dalle 24 vertebre mobili (tutte presenti) ma da 21 canne, probabilmente di papiro, che sorreggono il cranio.

Una tecnica che fa pensare piuttosto a uno scheletro ricomposto su una barella e poi fasciato. Inoltre, la parte inferiore presenta segni di artrosi.

L'ipotesi e' che la mummia lavorasse sforzando soprattutto le gambe. Difficile quindi che si tratti del sacerdote del dio Min, protettore della fecondita', di cui racconta il sarcofago datato fra la XXII e la XXIII dinastia, cioe' fra il 945 e il 715 Avanti Cristo.

"Il sarcofago e il corpo - ha spiegato l'egittologa Sabina Molgora alla presentazione dei dati nella sede di Regione Lombardia - raccontano due storie diverse". Ora dall'incontro dei dati si cerchera' di capire come le loro storie si incrociano: se il sarcofago e' servito per una nuova sepoltura egizia, come a volte accadeva per risparmiare, se Ankhpahered e' stato rubato e sostituito, magari per venderlo a qualche collezionista.

Per questo i fautori del 'Progetto Tac' (oltre a Molgora, l'egittologa Anna Pieri, il direttore del dipartimento Materno infantile del Fatebenefratelli, Luca Bernardo e il referente di Neuroendoscopia, Antonio Pieri) ora vorrebbero esaminare la mummia col Carbonio 14 e stabilire il periodo della morte. Intanto Pieri e Molgora presenteranno i dati raccolti finora al convegno 'Mummies and Life Sciences Congress' a Bolzano dal 19 al 21 marzo e stanno cercando una sede dove riproporre la mostra 'Ur Sunu - grandi dottori nell'antico Egitto' con cui e' nata la collaborazione coi medici del Fatebenefratelli.

"A questo punto - ha concluso Bernardo - ci si puo' domandare se le mummie dei musei che non sono state analizzate sono davvero mummie dell'antico Egitto".


Fonte: Mysterium

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