30 gen 2011

Egitto, Museo Egizio: decapitate mummie.

Ma Zahi Hawass rassicura
Preoccupazione in tutto il mondo per le sorti del Museo Egizio del Cairo che sembrava predato dai vandali. Fortunatamente i danni sono pochi, come testimonia Zahi Hawass, il famoso "custode" dei tesori egizi.
Fortissime preoccupazioni per gli antichi ed inestimabili tesori del Cairo (soprattutto al Museo Egizio) alla luce delle manifestazioni di piazza che, in alcuni casi, si stanno trasformando in saccheggi di zone residenziali e in attacchi a musei e uffici governativi. Ciò che più ha preoccupato sono le notizie che raccontavano insistentemente di saccheggi al celebre Museo Egizio del Cairo, il più importante museo egittologico esistente al mondo che racchiude migliaia di reperti unici che testimoniano le antiche vesta delle dinastie egizie. A rassicurare tutti ci ha pensato però il celebre Zahi Hawass, "re" dei tesori archeologici dell'Egitto e "custode" dei suoi tesori archeologici. Zahi Hawass, che ricopre l'incarico di "Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie" è celebre anche per il grande pubblico italiano sia per il look alla Indiana Jones sia perché spesse volte intervistato da Roberto Giacobbo nella trasmissione "Voyager - Ai confini della conoscenza su Rai 2". Da quello che dichiara Hawass i saccheggiatori sono entrati al Museo Egizio del Cairo, hanno strappato la testa a due mummie, hanno danneggiato circa 10 piccoli reperti, hanno razziato il negozio di souvenir, prima di essere arrestati dall'esercito. Zahi Hawass ha dichiarato che i vandali non sono riusciti a rubare nessun oggetto dal Museo Egizio e che la preziosa collezione è ora al sicuro e sotto lo sguardo attento dei militari. Il mondo della cultura è molto preoccupato per l'eventuale perdita di tesori inestimabili ma Zahi Hawass ha fatto sapere che anche altri siti importanti sono stati messi in sicurezza.
Filomena Darelli


Video (AP)


Alcuni antichi manufatti del Museo Egizio del Cairo sono stati parzialmente danneggiati nel corso delle grandi dimostrazioni antigovernative in corso in Egitto. I reperti sono anche in pericolo per l’incendio che ha colpito la sede centrale del partito di governo (NDP), che è l’edificio vicino al museo.
“Ciò di cui ho paura è che se quell’edificio viene distrutto, crollerà sopra il museo”, dice Zahi Hawass, mentre guarda i camion dei pompieri al lavoro.




Fonte : Il Messaggero - Ap - Aezio

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