8 mar 2009

Luxor. Zahi Hawass annuncia una spettacolare scoperta archeologica

Zahi Hawass, responsabile del Servizio egiziano delle antichità, ha annunciato un’eccezionale scoperta fatta da un team di archeologi egiziani ed europei a Luxor, all’interno di un tempio funerario.

Gli archeologi hanno portato alla luce due splendide statue di Amenhotep III, un faraone che aveva regnato per 39 anni durante la 18esima dinastia, circa 3′400 anni fa e padre del famoso Akhenaton, il “faraone maledetto” che aveva introdotto nel paese il culto monoteista.
Una delle due statue, alta all’incirca un metro, rappresenta Amenhotep III con i tratti di una sfinge, mentre nella seconda il sovrano è seduto sul seggio reale e porta un ricco abito di cerimonia. Entrambe le statue sono state ritrovate in buono stato.

Amenhotep III era stato sepolto nella valle dei Re, a Tebe, nella tomba che gli archeologi avevano contrassegnato come KV22, ma la sua mummia era stata in seguito rinvenuta nella tomba di un altro faraone, Amenhotep II, lì trasportata dai sacerdoti della 20esima dinastia per preservare le spoglie del defunto sovrano dai saccheggi dei tombaroli.
Del grandioso tempio funerario di Amenhotep III a Tebe, crollato verso il 1200 a.C. a seguito di un terremoto restano oggi solamente due statue, conosciute come i Colossi di Memnone.
Nell’antichità, gli storici greci riportavano che ogni giorno all’alba una delle due statue emetteva una sorta di melodia quando veniva rischiarata dai primi raggi del sole.
Era stato appurato che si trattava di un fenomeno causato dall’espansione della roccia riscaldata dal sole. Un fenomeno che era scomparso quando l’imperatore romano Settimio Severo (146-211 d.C.) aveva ordinato di restaurare le due enormi statue.

Fonte: Ticinolibero

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