17 apr 2008

La regina Arsinoe ai Musei Capitolini

Intrighi dinastici di corte hanno tragicamente spezzato la vita della regina d’Egitto Arsinoe III (246 o 245 - 204 a. C.), eccellenti maestranze ne hanno mirabilmente perpetuato la memoria. Collocata al centro della Sala degli Arazzi di Palazzo dei Conservatori, la testa in bronzo della regina richiama l’interesse del visitatore che, affascinato dalla squisita finitezza artistica della scultura, si ferma ad ammirarla, desideroso di conoscerne la storia. E fieramente Arsinoe presta ascolto, così come faceva un tempo con i suoi sudditi, a quell’invito che le consente d’interrompere, sia pure per qualche istante, il muto fluire della storia. Storia che lentamente si dipana da quel fine e solenne volto di donna in età matura, incorniciato da una chioma ordinata e raccolta in un nodo dietro la nuca. Volto, di dimensioni lievemente maggiori rispetto al naturale, che non è semplice imitazione del vero, ma gentile bellezza artistica di una donna forte e coraggiosa, di una regina dignitosamente malinconica ed austera, che - secondo fonti ancora incerte e confuse – conobbe il ripudio dal marito e l’esilio nell’isola di Cipro.Figlia di Tolemeo III e Berenice II, fu regina d'Egitto dal 220 al 204 a. C. Sposa del fratello Tolemeo IV, con il quale detenne il regno per sedici anni, rivolse durante la battaglia di Rafia del 217 a.C. accorate esortazioni ai soldati, decisive per le sorti dello scontro con le truppe siriane di Antioco III. Protagonista, dunque, di vicende politiche e militari della sua epoca, ebbe un carattere indomito che manifestò anche nel fermo giudizio contro la condotta di vita e le inclinazioni del coniuge, descritto dalle fonti come debole, incurante degli affari di Stato, la cui inettitudine accelerò il declino dell'impero tolemaico. Alla morte dello sposo, il primo ministro Sosibio e Agatocle (fratello dell’amante di Tolomeo), temendo che Arsinoe potesse assumere legittimamente la reggenza in nome del figlio che aveva appena sei anni, la fecero assassinare. Regina molto amata dal suo popolo, secondo quanto ci racconta Polibio, la tristezza e la disperazione per la sua morte fu talmente grande e sentita che la “città si riempì di gemiti, lacrime, lamenti incessanti”. Disperazione che si trasformò in efferata rivendicazione dell’assassinio contro i responsabili, che furono tutti giustiziati. Grande popolarità, dunque, testimoniata dalla varietà di opere che ne hanno celebrato l’immagine: statue onorarie, monete, ritratti e rilievi, ritrovati prevalentemente in Egitto, realizzati mentre era ancora in vita e immediatamente dopo la morte, per volere probabilmente del figlio Tolemeo V, che intendeva legittimare e rafforzare il proprio potere attraverso il culto della madre.Il ritratto d’età ellenistica, probabilmente ispirato ad un modello ufficiale e commissionato da un privato d’elevato rango sociale, è stato concesso in prestito dal Museo Civico del ‘Palazzo Te’ di Mantova. Uno scambio tra i due musei che ha previsto l’invio a Mantova di alcuni capolavori delle collezioni di antichità del Palazzo dei Conservatori, del Palazzo Nuovo e della Centrale Montemartini di Roma in occasione della Mostra “La Forza del Bello. L’arte greca conquista l’Italia”. La scultura (il cui luogo del rinvenimento è ignoto, mentre probabile è la provenienza dall’Egitto) fu donata alla città di Mantova dal diplomatico e collezionista di antichità egiziane Giuseppe Acerbi, console generale austriaco ad Alessandria d’Egitto dal 1826 al 1834.
Un ritratto bronzeo tolemaico da Mantova a Roma Palazzo dei Conservatori, Sala degli Arazzi. Fino al 6 luglio 2008. Orario: dal martedì alla domenica ore 9.00-20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima). Chiuso il 1° maggio. Gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65 anni.

Biglietto d'ingresso: Unico integrato comprensivo d’ingresso ai Musei Capitolini e alla mostra “Ricordi dell’antico. Sculture, porcellane e arredi all’epoca del Grand Tour” € 8 intero e € 6 ridotto. Informazioni e prenotazioni: Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9 alle 22.30.

Fonte: Romasette

1 commento:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.